lunedì 24 marzo 2014

Cosmesi evo

Trattasi di ideuzza recente, nata dalla curiosità dello spignatto ormai fisso in casa, tempo permettendo.

Al di là delle preparazioni casalinghe per le pulizie (rapporto qualità/prezzo/tempo impiegato e reperibilità dei prodotti nonchè facilità di esecuzione, tutto ottimale con un pizzico di organizzazione, a mio avviso), mi piacerebbe provare  con produzioni cosmetiche a schifezze ZERO e km ZERO.

Quindi:

- schifezze zero: abbastanza facile tutto sommato, nulla che abbia nomi diversi dal latino o di chiara origine sintetica. Ci sono diversi produttori/rivenditori che propongono il necessario, tutto sta nell' avere chiaro cosa si desidera autoprodurre e quali sono le motivazioni che ci spingono a farlo.

- km zero: facile pure questo, stare su prodotti locali . E qui mi sto documentando....
L'ottica è quella di scremare l' INCI al massimo.

- confezione minimal, pratica e riutilizzabile: ovvero sostenibile. Autoproduco da pochissimo, ma quanta plastica si compera, si usa e si butta. Inutilmente. E poi ci stupiamo dell' inquinamento in giro...

Allora, cosa produciamo in regione, di qualità e di adatto alla cosmetica per proprietà  nonchè di facile reperibilità ed a costi contenuti? Bio possibilmente, ma non dimentichiamo che a volte le certificazioni sono solo il pezzo di carta in più  rispetto a quello che un produttore già fa.

Mi vengono in mente :
- l' olio evo della zona dei laghi
- con tutta l'uva della zona, ci sarà un produttore di olio di vinaccioli da qualche parte e pure di alcol alimentare (unico conservante, con l' aggiunta di qualche olio essenziale ad hoc forse) ?
- i limoni 
- le erbe officinali che crescono bene a questi climi o che vengono prodotte localmente  senza uso di composti chimici , ce ne sono un bel po': alloro, timo, lavanda, calendula, menta, salvia, ....
- i prodotti dell' apicoltura , per esempio cera, miele e propoli 

La gamma del producibile mi pare sufficientemente vasta da poter essere sostenibile per le esigenze "cosmetiche" standard - passatemi il termine -  di una persona. Nonchè per i saponi a freddo.

Le domande sono due, a questo punto:
- quali sono i prodotti di base che compongono la nostra personale referenza cosmetica e che ci portiamo sempre dietro? 
Personalmente mi servono (data l' età, ormai, ahahah): una crema notte ed una giorno, un burro per il corpo, un balsamo per le labbra,una crema mani/piedi, in aggiunta alle abbinate dentifricio/colluttorio e shampoo-balsamo/docciaschiuma.
- è possibile produrre solo e quasi esclusivamente on demand (per questioni di conservabilità ) ed in formati ragionevoli ?

 Altra cosa: la profumazione, per come la vedo io (da non esperta del settore, ma da utilizzatrice  con preferenze proprie....):

Fermo restando che le piante hanno una propria specificità in termini di proprietà cosmetiche ( e di periodo aromatico), gli oli essenziali e le acque aromatiche sono un plus in cosmesi, apportando la nota della profumazione. Ma per una cosmetica  che non sia solo visibile/odorabile, bensì principalmente benessere/cura della persona, il profumo in sè non è il fattore principale che ci spinge alla scelta.
Quantomeno, non dovrebbe esserlo, parere mio.
I componenti scelti per la creazione di un cosmetico hanno già una loro profumazione, molto tenue a volte o così tenue da risultare quasi nulla, ma è una questione di percezione: siamo così abituati alle profumazioni industriali/sintetiche che non le scindiamo dalla funzione principale del prodotto (basti pensare a quei prodotti che ci vengono pubblicizzati con un "buon profumo di pulito"; alle scie che lasciano certe persone  incrociate per strada; c'è chi vuole un deodorante profumato; c'è chi detesta il profumo di marsiglia dei detersivi, non sapendo che un sapone di marsiglia puro ha tutto un altro odore).

Qualcuno sa dirmi se esistono produttori italiani  di prodotti cosmetici a base di evo (e INCI limitatissimo nonchè verificabile)?

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