Intendo con questo non solo quella che si riceve a casa, ma anche a scuola.
A casa:
- non sprecare (cibo, acqua)
- riutilizzare (cibo, abbigliamento, giochi; donare; compostaggio domestico e separazione / diminuzione dei rifiuti)
- imparare ad acquistare meglio (educare alla spesa consapevole)
- far da sè (confronto tra cibi già pronti /cibi da cucinare, autoproduzione a partire da prodotti semplici)
- educazione ambientale
- educazione stradale (legata a quella ambientale)
- riciclo dei materiali e filiera dello smaltimento
Confesso però che la settimana scorsa sono rimasta un po' sconcertata dal leggere la comunicazione della scuola inerente il "progetto formativo MONTAGNA" di quest'anno scolastico: gita di due giorni in una località vicina (raggiungibile con mezzo pubblico) per fare - cito - " rafting, mountainbike, arrampicata, con personale istruttore e pernottamento in hotel con prima colazione. Tra le attività previste uscita al ristorante, grigliata e utilizzo campetti calcio, tennis, etc".
Ok il verde. Ok l' uscita con i compagni. Ma una parvenza di "istruzione" potevano comunque indicarla.... che so: incontro con l' esperto in fauna e botanica alpina, impariamo a riconoscere l' ambiente fluviale e le sue fragilità, il geologo ci spiegherà blabla... , un percorso natura o un museo nei dintorni, no?? Nada. I ragazzi hanno apprezzato il posto, ma mi sorge il dubbio che abbiano pensato a come preservare un ambiente simile per il futuro, a chiedersi come lasciare una minima "impronta" del loro passaggio, a chiedersi come se sia formato un paesaggio simile ed a quale flora/fauna abbia lui la propria casa.
Qualcuno dirà che a 12 anni non si pensa a queste cose. Ok, forse è il caso di dargli un' imbeccata, a queste giovani generazioni?
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