Adesso però tocca a me, dato che stiamo valutando un sacco di opzioni per il prossimo futuro e che sinceramente non mi pare che la scelta in termini di possibilià sia ampissima. Dunque, riassumendo:
- massima flessibilità di orario mia , ma vincoli dati dalla scuola delle pesti (nella peggiore delle ipotesi, scuola a tempo normale e senza mensa.... qui siamo all'assurdità dovuta ad una legge provinciale, ma per ora lasciamo perdere...)
- patente B e macchina (ma preferirei limitare al massimo l'uso)
- formazione universitaria in campo economico
- due lingue straniere (e mezza)
- creatività (ma siamo a livelli amatoriali)
- esperienza pluriennale in campo amministrativo, assistenza clienti, traduzioni, recupero crediti et toute la paperasse di contorno
- capacità di individuare le priorità , serietà, affidabilità, precisione, lavoro in autonomia e bla bla bla
- ....etc etc
A voi la parola....
madre single, figlio a carico, 4 lingue straniere, tanta esperienza nel turismo, 200cv inviati, 4 colloqui in 5 mesi e l'unica offerta di lavoro che m'ha fatto era in una malga a 300km da dove vivo, senza possibilitá d'asilo per bimbo...e beh, dire preparati mi sembra brutto...spetta, che anche per mettere i classici annunci di lezioni private ora son vietati e bisogna raggirare la cosa!! giuro, mi stan facendo ammattire!!!
RispondiEliminaTesoro...auguri di cuore.
RispondiEliminaDa parte mia sto cercando di riprendere col il mio lavoro. Ma non è facile, e io ho anche la salute decisamente traballante.
Ma ce la devo fare... e anche tu! Siamo brave, accidenti!
Annosa questione...l'è dura, e secondo me molto più oggi che ieri in realtà... A meno di aver la classica botta di culo (che poi botta di culo non è. vista la preparazione cc) e trovare un lavoro che collimi almeno un po' con le nostre capacità e esigenze familiari, bisogna cercare di crearselo forse...
RispondiEliminaah! la fatica di andare avanti!! e soprattutto ora con la crisi... fino a qualche anno fa continuavo a fare corsi, domande di sostituzione (scuole, enti...), qualche mese o anno di lavoro (sempre a termine) e poi di nuovo in cerca. E' dall'81 che vado avanti così e il mio diploma ormai è da anni che è carta straccia...qualche anno fa un nuovo corso e ora, seppur stagionale, so che ogni anno dagli 8 ai 10 mesi di lavoro ci sono, per il resto mi sono creata un piccolo angolo extra con i "lavoretti" e i mercatini... dai che di inventiva ne abbiamo!!!
RispondiEliminaGrazie per il sostegno, so di non essere l'unica , il giramento di scatole è dovuto al fatto che - se prendiamo una certa decisone - sarò di nuovo io a ritrovarmi in questa condizione.
RispondiEliminaUno può ingegnarsi fino a sfinirsi, ma ci vogliono certi sostegni (in primis le leggi) che in Italia mancano. Un esempio fra tutti: ho la "fortuna" di risiedere in un paesino con due scuole elementari che una legge provinciale ha suddiviso in termini di priorità territoriale. Dato che abito nella zona con scuola a tempo normale (una manna per i bimbi, sia chiaro, secondo me) non ho il diritto salvo disponibilità di posti a richiedere il tempo pieno per mia figlia. Quindi niente mensa scolastica e solo due pomeriggi di due ore in settimana. Mary, forse hai capito di dove sono ;-) Ma me lo dite come una legge provinciale possa permettersi di decidere che io "devo" stare a casa per seguire mia figlia, essendo un part time miraggio????
Nota positiva: oggi ho lavorato da casa in telelavoro, una figata, passatemi il francesismo!
oh! si! conosco la provincia e anche le sue leggi, ogni tanto mi scontro con la logica di queste per le assistenze... ho un'amica che ha ottenuto il telelavoro perché l'ufficio lontano dalla sua residenza e comunque può fare tutto da casa (si occupa di amministrazione del personale); non mi sembra poi male....
EliminaMGrazia
Fantastico il telelavoro! Piacerebbe anche a me!!!
RispondiEliminaecco, forse è piu semplice fare dall italia un telelavoro per un azienda francese... cerca su quella strada li!
RispondiEliminaHuffington post dicembre 2011
RispondiEliminahttp://archives-lepost.huffingtonpost.fr/article/2011/12/21/2665133_pourquoi-le-teletravail-ne-prend-pas-en-france-et-pourquoi-il-fonctionne-a-l-etranger.html