giovedì 11 luglio 2013

Estate con i figli in Italia

E' la  prima estate italiana con bimbe scolarizzate. 

Ovvero NON  con mamma in congedo di maternità causa bebè che richiede:

- allattamento o pappette ad orari regolari 
- uscite in passeggino con borsone pieno di ognibendiDio per ogni evenienza nonsisamaicosacapitimentreseifuoricasa (al solito di tutto)
- lettino per pennichella altrimenti il genitore (e il bebè) non ha un attimo di tregua

E' anche la prima estate che la mamma è automunita, il che mi cambia la vita, con due pargole: una cammina senza fare storie, l' altra ancora vuole stare in braccio spesso e volentieri....

Negli ultimi anni ero munita solo di pedibus e di figlie (con passeggino) con meno di 3 anni di età di differenza, non ero in Italia ma in un appartamento di una grande città.

L' estate in cui la piccola è nata e quella del suo primo anno non lavoravo, quindi non c'era bisogno di correre a destra e sinistra con orologio alla mano. L' orologio erano loro e si seguiva il loro ritmo.

Le due estati successive , io lavoravo e loro erano ben accudite tra centre de loisir e tata tipo MaryPoppins: routine collaudata, valida anche d' estate.

Quest'anno la musica è diversa: siamo in Italia, le vacanze estive durano 3 mesi. La scuola elementare ti "molla" al 10 di giugno e la materna a fine mese.

E mò?

Babbo lavora
Lo faceva anche mio padre, ai tempi.

E mia madre? Erano tempi in cui uno stipendio faceva campare una famiglia di 5 persone, mia madre stava a casa per accudire i 3 figli (e poi il nido mica c'era, quindi almeno fino ai 3 anni). L' estate della mia infanzia era occupata da attività a nostra libera scelta in giardino e con gli amici (sempre in giardino). Si scorazzava nei prati, tra erbe alte e fiori, ci si arrampicava sugli alberi, si costruivano ripari improvvisati con i sacchi delle patate, i teli della raccolta del fieno della nonna, le mollette del bucato, 4 sedie da giardino e il dondolo. Si andava a caccia di ribes, lamponi e fragole (e si dava anche una mano nella raccolta delle patate e dei fagioli, che barba...). Ci si tuffava nei mucchi di fieno, la sera si cercava di acchiappare le lucciole. E si rientrava per la cena (ed il bagno, dato come eravamo conciati)  chiamati a gran voce dal balcone, magari più volte.

Oggi invece? 
In genere si lavora entrambi, quindi i bimbi sono per forza di cose occupati tra nonni o famigliari disponibili (chi può) oppure in attività varie ed impegnative, ogni settimana di qua o di là tra corsi di musica, di danza, di  lingue, colonie estive, ginnastica e chi più ne ha più ne metta. A pagamento.
Uno sbattimento colossale per i genitori che entro  Pasqua devono pianificare, organizzare, iscrivere. Con la fine delle scuole inizia un tour stressante (e le chiamano vacanze!) , magari complicato dal fatto che bimbi di età diverse sono "piazzati" per forza di cose in attività diverse, ognuna delle quali prevede una lista lunga così di materiale da portarsi dietro: lo zainetto. E la sera sbattimento per disfare e rifare il benedetto zainetto per l' attività del giorno dopo.
Decisamente meglio all' epoca dei miei genitori.

Nel mio caso, stiamo nel giardinetto di casa per attività tranquille tra compiti, giochi all' aria aperta e attività creative * e pennichella, o in visita a parenti / amici per una merenda in compagnia oppure nei diversi parchi nei dintorni.
E' pur vero che attualmente  "non lavoro" , ma vuoi mettere alzarti presto per un po' di ginnastica e curare il giardino, fare colazione con le pupe, pulizie veloci, prepararsi per uscire (parco, spesa, banca, nonni, che ne so) e rientrare per preparare il pranzo. Compiti della grande e pennichella (quando funziona) della piccola, merenda ed attività varie*, preparare la cena, cena, bagnetto e nanna (tardi, le pupe non ne vogliono sapere dato che "fuori è ancora giorno").

E il marito?
Lavora: esce di casa, la sera rientra e si piazza sul divano con l'i-pad in attesa della cena. I-pad a parte, ho come un déjà-vu....


* pittura e disegno libero, studi di colore, collage su tutti i materiali possibili, erbario, osservazione e raccolta piante aromatiche, osservazione insetti e piccole letture tematiche, gioco col gatto di casa, cura della fauna di casa (acquario e micio), riordino cameretta, passeggiate nei boschi, attività con palloncini e bolle di sapone,  capriole  e corse nel prato, pic-nic con bambole e peluches, puntata in biblioteca.........................tutto da pianificare, il materiale da reperire, i giochi da spiegare, alla fine ripulire e riordinare. Dalle 6 alle 22 circa, sono un bel po' di ore, festivi inclusi...

Io dico che le casalinghe (per scelta e anche no) vanno remunerate. Si tirano su i loro figli assolvendo con la presenza, l' amore e l' esempio alla trasmissione di valori che ormai oggi stanno diventando beni rari.  Senza nulla togliere agli educatori delle varie strutture estive: per quanto amorevoli e competenti, non sarà mai la stessa cosa. E' una soluzione provvisoria (ma tutti gli anni) ed i bambini lo sanno.

E le scuole pubbliche , chiuse 3 mesi l' estate (ma perchè l' estate devono essere chiuse, poi?), vanno messe a disposizione di associazioni varie ed utilizzate come centri diurni: il personale lo si trova no? Il materiale è già sul posto e la mensa pure (non ditemi che le maestre di ruolo - in ferie per 2/3 mesi - fanno le gelose  di materiale e luoghi portandosi via le chiavi). I bambini andrebbero in strutture note, senza essere sbattuti di qua e di la ogni settimana, ed i genitori andrebbero al lavoro tranquilli, senza dover consultare la "tabella di marcia estiva" per sapere quale figlio portare a quale associazione quella settimana.

Più facile , comodo, utile per tutti di così si muore!
Ma siamo in Italia, quindi  complichiamoci la vita. 

7 commenti:

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    1. Ciao Linda, che piacere! Come va? Finalmente il pc funziona senza crashare (ops) ogni 5 minuti.... una tortura perdere pagine e commenti inviati. Dal tuo sito dovrei stare lontana, ogni volta salto su ad aprire il frigo poi!!! Grazie per essere passata!

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  2. Eh! si, organizzare il periodo estivo per i figli è sempre più stressante se entrambi i genitori lavorano, salvo avere nonni o parenti volenterosi a portata di mano... ma non ci sono tutti i maestri che ogni anno si lamentano perché non trovano lavoro?? E perché non impiegarli proprio d'estate per simil-doposcuola...
    MGrazia

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    1. Ciao Mary!! In effetti, qui dove la colonia diurna non è partita per carenza di iscrizioni (con due materne e due elementari, dato che accettavano bimbi fino alla prima elementare) di sicuro non è carenza di "clienti". Le strutture poi ci sono già, perchè chiuderle due mesi?????? Sono pubbliche o no? Almeno le dessero in concessione a qualche associazione....solo quello abbatterebbe un bel po' di problemi di circolazione nelle ore di punta!

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  3. appunto complichiamola!!! son tornata a nerja da meno di una settimana, ho giá trovato per il bimbo un'asilo estivo per la mattina, privato, ma a prezzo abbordabile, 130 euro, in attesa di settembre quando inzierá il vero asilo, pubblico, a cui non l'ho iscritto perché fino al 2 settembre non aprono le iscrizioni tardive, ma ci son 2 posti a disposizione, attaccato a casa. ecco, qui finiscono le scuola ma: per i piccini i nidi son sempre aperti, per i grandi, dai 4 anni in poi, ci son i centri estivi a prezzi ragionevolissimi. e vuoi mettere??? 60 euro al mese, non alla settimana!!

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    1. Selena, anche tu sai benissimo quanta differenza tra l Italia e gli altri paesi. Inspiegabile, o meglio solo mancanza di volonta.... Sono contentissima per te, invece (e pure curiosa lo ammetto ma non sono affari miei) ;-). Sono sicura che hai fatto la scelta migliore, un grosso "in bocca al lupo"! Sia mai che prima o poi si venga in vacanza da quelle parti!

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  4. Ah, che belle le nostre estati di vacanza da scuola, sono dei ricordi bellissimi...peccato che i nostri figli non li avranno, per loro la vacanza dura quanto le ferie dei genitori, che per forza di cose devono lavorare. A volte mi chiedo se ne vale la pena :/
    Condivido le tue idee sulla scuola estiva!

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