giovedì 21 maggio 2015

La mancanza di informazioni è capitale

Lo vedo tutti i giorni, ad esempio nella mia realtà quotidiana :

- in ufficio, quello dove sono adesso  e in quelli dove ero prima, a sentire le chiacchiere tra colleghi
- nella scuola, dove il passaparola (in mancanza di comunicazione ufficiale) fa tanto ma non può fare tutto

Stamattina ho quasi perso il treno, per una situazione assurda e banale creatasi dalla mancanza dell' informazione relativa ad  un pulsante apri-cancello: ridicolo, no? Sarebbe bastato un biglietto con l' avviso "inutile che facciate più volte  km tra cancello e pulsante, nel tentativo di uscire da scuola: questo pulsante non funziona proprio, non siete sciocchi voi!"

E in occasione del corso di educazione stradale (per biciletta) tenuto alle elementari di mia figlia dal corpo di polizia locale, le informazioni fornite si sono rivelate quanto meno imprecise. Non so se perchè il "telefono-senza-fili" abbia prodotto i soliti risultati oppure se davvero il pressapochismo dilaga, tra l' indifferenza generale:
- dato che il tempo è brutto in questi giorni, se piove il corso si farà? Risposta: "Si farà comunque, il percorso è coperto"  ---> non lo era affatto, nessuno si è bagnato solo per capricci del meteo
- dato che i bambini faranno dei test su biciletta, dovranno portarsi il casco da casa? (anche perchè di pidocchi ne abbiamo presi a sufficienza quest'anno, di grazia) Risposta: "Glielo forniranno sul posto" --> vero, ma imballato e solo a fine corso = hanno fatto il giro di prova su pista senza
- al corso verranno spiegate le regole basilari del codice per le bici ---> in realtà hanno fatto un test scritto e dato qualche spiegazione, cercherò di capire nel corso dei prossimi giorni o settimane se qualche messaggio è entrato in zucca , del tipo:
- reggere il volante con almeno 1 mano,
-  non trasportare altre persone,
- circolare in linea retta,
- segnalare con un braccio il cambio di direzione,
- obbligo di usare le ciclabili se presenti,
- circolare in fila indiana

e tante altre, di cui non si è proprio parlato:

- manutenzione (un minimo per la sicurezza del ciclista, anche a 8 anni!)
- il marciapiede è per i pedoni, non per i ciclisti (ne vedo tutti i giorni, ma del tipo "prepotente")
- il ciclista come "utente debole" della strada

Per curiosità di lettura, qui il sito di Siena, ben fatto per i ciclisti, per i pedoni qui,  qui per la normativa sui seggiolini/adattatori per bambini in auto (lo so, mi sto allargando, ma sono reduce da una vicenda legata al seggiolino).

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