giovedì 18 febbraio 2016

Il materiale scolastico ed i suoi effetti collaterali

Mentre pedalavo sulla via di casa oggi, mi sono ritrovata a fare mentalmente la to-do list del pomeriggio, al solito.  Nulla di che o di particolarmente complicato, tanto - volenti o nolenti - giocare a tetris nel quotidiano si deve.

Preso un pensierino per l' amica di mia figlia (festa di compleanno in avvicinamento), stavo meditando sugli zuccherini da abbinare  quando mi sono ricordata la necessità di passare dalla cartoleria vicino casa per i pennarelli. E da quel pensiero, il salto ad elucubrazioni varie in tema di materiale scolastico richiesto dalle insegnanti è stato immediato..... praticamente un nanosecondo.

Oppure le mie sinapsi lavorano in modo anomalo.

Fatto sta che dovevo acquistare 'sti pennarelli per mia figlia che frequenta la 4° elementare. L' ennesima scatola da inizio anno. Perchè in classe ancora si colora in lungo ed in largo, e guai se non si colora pena il giudizio di "discreta cura dei quaderni": cornicette, disegni, fotocopie su fotocopie (quelle della famosa risma di inizio anno) -  fotocopie per inciso che devono venire incollate (e vai di tubetti di colla) sulle pagine intonse di quaderni nuovi. Ok, il punto della riflessione non era comunque  nemmeno questo.

Piuttosto la richiesta specifica del "pennarello punta fine " mi ha ricondotto alla richiesta specifica della penna di una certa marca in prima elementare. Che permetteva, grazie alla speciale gommina incorporata nel tappo, di cancellare e riscrivere senza lasciare tracce sulla pagina.
Ora, con la stilografica classica e relativo cancellino, mi ritrovo con una figlia che quasi piange se deve fare una secondo correzione: non si può più cancellare come con la penna di prima. E sono tragedie greche, o giù di li (ci siamo capiti, no?).

Una cugina, insegnante di scuola elementare, me l' aveva pur detto perchè l' aveva notato pure lei: alunni di quinta che hanno paura di sbagliare e non accettano una banalissima (ed economicissima)  sferografica perchè non possono più correggere impunemente. "E se sbaglio?" Gasp e ri-gasp!!!

E' mai possibile che la scuola sia diventata fucina di fragilità addirittura a questo livello?
Il foglio candido e senza macchia (alle elementari, quando si  inizia ad imparare!!!) diventa la traslazione scolastica dell' importanza dell'aspetto esteriore?

Ed i contenuti dove sono passati?
La conoscenza messa in secondo piano?
Cosa ne è del "sbagliando si impara"?
Che male c'è nel vedere una parola barrata da una riga (in modo netto e pulito) e scritta nuovamente corretta a fianco?  La memoria fotografica mi ha sempre aiutato  molto, non so voi.

Comunque ho terminato la pedalata e la riflessione (perchè era solo un esercizio di questo  tipo, non una critica ) si è interrotta al rientro a casa: mille altre cose da fare.

E adesso però basta anche qui: ho la torta all' acqua versione Camilla  e le zollette di zucchero  (foto e link più tardi) da preparare!
Oltre alla cena, nel caso ci fosse qualcuno che la reclama più tardi....


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