Questo e' un passo più "simbolico" contro lo spreco, credo.
I tovaglioli di carta dovrebbero già venire da foreste gestite in modo sostenibile, ma non sempre la confezione riporta l' etichetta giusta e non tutti supermercati li tengono sugli scaffali.
La cellulosa per fortuna è lavabile, riutilizzabile e infine biodegradabile, in particolare se non tinta né sbiancata. Vale la pena farci un pensierino, al prossimo acquisto, no?
Ma torniamo a noi:
e' possibile ritornare ai tovaglioli di stoffa? E' possibile correggere il riflesso automatico di allungare una mano verso il tovagliolo di carta, che si getta a fine pasto?
A favore della cara stoffa, come qualche tempo fa: non si tratterebbe di tonnellate in più da lavare, dopotutto. E nemmeno servono cassetti in cucina da dedicare a decine di tovaglioli di stoffa pronti all' uso, ben stirati e inamidati. E' sufficiente un angolino in un cassetto, piegati e riposti una volta asciutti. E spaiati, a tavola, mettono allegria!
Era da un po' che volevo farne, partendo da pezze di stoffa oppure riciclandone di vecchie ...
Fatto sta che mi sono ritrovata a doverne fare in urgenza per la colonia delle pupe: due tovaglioli ciascuna, con busta e nome.
Non avendo sottomano la materia prima, mi sono dovuta buttare su un acquisto al volo: 2 strofinacci in cotone, tagliati poi a casa e dimensionati sulla busta (o il contrario ;-) ).
Un bottone in contrasto per la chiusura, un pezzo di nastro coordinato e via in valigia! Fatti la sera prima della partenza, non mi paiono venuti male, no?
Il tessuto da strofinaccio dovrebbe essere un'ottimo compromesso, tra fantasia e resistenza all' uso. Qualcosa mi dice che ne farò altri, questo' estate...
Il tessuto da strofinaccio dovrebbe essere un'ottimo compromesso, tra fantasia e resistenza all' uso. Qualcosa mi dice che ne farò altri, questo' estate...
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