Sarà la pelle chiara, l'occhio ceruleo, il capello non piastrato? Boh!
Stamattina , con la mia bella Carte Vitale (eh sì, champagne by the way) sono andata a fare un prelievo di sangue al laboratorio dietro l' angolo.... tra parentesi, come mi piace avere tutto “dietro l' angolo”!!!!! - ho sbrigato l'accettazione, atteso 5 minuti e poi mi hanno chiamata nello stanzino dei prelievi.
Come al solito una difficoltà c'è sempre, mai che me ne vada liscia una. Di solito:
- la tipa non è capace di trovarmi la vena e se ne esce con un “ma che brutte vene che ha, tutte in profondità, santo cielo” cioè è colpa mia se mi deve bucherellare più volte, palpare un avambraccio poi l' altro, e magari finire a fare il prelievo sul dorso della mano... è già successo , sono rassegnata ormai
- la tipa è superprofessionale, laccetto emostatico, disinfettata rapida, controllo leggerissimo col polpastrello e zac, 4 belle provette già piene.
- la tipa mi trova subito la vena, riempie due boccettine di sangue e poi.... il sangue non esce più! “Mai visto” mi fa, “proviamo dall'altra parte”. Sarà stata davvero colpa dell'ago difettoso (ma va?!) e doveva davvero toccare a me (ma va?!), fatto sta che me ne sono uscita con entrambi gli avambracci bucherellati. Per fortuna abito dietro l' angolo, quindi mi sono potuta buttare rapidamente sulla colazione...
Ecco, dopo una digressione dettagliata che non c'azzecca col titolo del post, vi chiederete probabilmente che c'entra l'essere russa... Zero, nulla, nada, nichts, niet. Solo che tra una boccettina e un ago, un laccio emostatico e il doppio cerottino, la tipa ha attaccato bottone così.
Mi avevano già chiesto in un passato meno recente se fossi “scandinava”, oppure “nordica” senza specificare troppo, dal fruttivendolo “dietro l'angolo” mi han dato della “terrona” francese, oppure rimangono su un vago “vous avez un petit accent du....” e mi guardano in attesa senza sbilanciarsi troppo....
Certo che ho un nome nordico, un cognome da nubile ancor più nordico, un cognome da sposata che potrebbe essere equivalente alla “signora Rossi” italiana ed è altrettanto comune e banale in Francia.... allora mi chiedo: c'è davvero motivo di chiedere, oppure la gente parla solo per dar aria ai denti , oppure sono solo curiosi ?
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Update di aprile 2011:
oggi ci sono tornata e dopo la prima frase la stessa tipa dell'altra volta mi fa "Lei è rumena, vero?"
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Bah, non lo so..comunque nemmeno a me capiscono mai che sono italiani...e rimangono spiazzati..però qui non hanno il coraggio di chiedere e vedi l'espressione persa nei loro occhi..:-) Ah, pure io problemi con le vene, però adoro la colazione dopo i prelievi, da quando son piccola che mia mamma mi prendeva la cioccolata calda con la brioche!!:-) E tu che ti sei mangiata??
RispondiEliminaidem come sopra, come sorelluce vengo riconosciuta dagli svizzeri come italiana solo quando parlo con lei perché come italiane siamo proprio atipiche. La devo ancora capire 'sta cosa che le italiane per gli stranieri sono tutte more, occhi neri e belle formose? come se noi pensassimo che tutte le francesi sono col nasino all'insu', chiare di carnagione e ben vestite..non mi pare proprio ; )
RispondiEliminaDanno aria ai denti di sicuro e nel frattempo pregano di beccare la vena! All'ultimo prelievo fatto ho alzato bandiera bianca, eravamo al 3°buco e ancora niente sangue e lei voleva riprovare non so piu' dove..ormai io dico di provare nella mano ma loro mai che mi ascoltassero quindi mi bucherellano sugli avambracci senza pietà!
Benissimo, a questo punto direi che la metà delle infermiere addette ai prelievi sono ancora nella fase di apprendimento del mestiere, ahinoi! La colazione post prelievo di solito era superdolce: cioccolata o cappuccino caldi e brioche o krapfen alla marmellata, rigorosamente al bar. Questa volta invece, essendo io a regime da un po' e devo dire che mi piace pure ;-).... non vi spaventate eh, mi sono mangiata: 4 albumi sodi caldi con cioccolato fondente sopra, due pere a tocchetti con orangecurd e una manciatina di mandorle, caffè, 200 gr di yogurt magro.
RispondiEliminaPS: non vogliatemene per il termine "terrone", spero di non essermi espressa male e di non aver offeso nessuno! Io lo uso come sinonimo di "del Sud", tant'è vero che mio marito è un "terrone" francese ;-)
a dire il vero io il termine "terrone" lo uso indistintamente per mio marito (solo nato a firenze ma con genitori del sud) e per i miei parenti da parte paterna che sono tutti al sud! Spero non si siano mai offesi ma non credo dato che loro di sicuro mi danno della polentona ; )
RispondiEliminaad ogni prelievo dico "braccio sinistro prego, il destro non si vede niente", e gli infermieri/e, "ahh, ma lo sai", e sí, donavo sangue quando ancora avevo il peso per farlo!
RispondiEliminacomunque, parlando dell'aspetto: per l'accento mi chiedono se son portoghese, ma per l'aspetto anch'io passo per russa o tedesca. mi sa che pensano che in italia non vivano persone bionde o castane chiare!
Helga cara... non preoccuparti: anch'io come te vengo scambiata per nordica, rumena o altro.. e come te ho le vene "difettose"... talmente difettose che ho all'attivo più di 20 donazioni: che vuoi, qualcuno si tutela se qualcosa dovesse andar storto e altri davvero fanno prender aria ai denti... e lì tutto il mondo è paese!!!
RispondiEliminaBacioni...
Ciao HElga ti sto stressando forse ma ti ricordo del tuo premio. Buona serata e buon inizio di primavera
RispondiEliminaMaria Antonietta, ma come??!!! Ti ho rimandato la mia email del 18 con i 2 indirizzi, come mai non è arrivata... uffa... se non vedi ancora nulla, che possiamo fare??? Fammi sapere, ciao
RispondiEliminaPinguino : ;-) polentona presente!
RispondiEliminaSelena: mi sa che la prossima volta tiro fuori il documento di identità ...
Ombry: non mi preoccupo per niente, in funzione della situazione in cui succede , mi scoccio o me la rido....spesso quando non sanno che pesci pigliare lì lasclio lì e me la ghigno...;-)